Curriculum Vitae

CRISTINA PAPI
email: papicristina@gmail.com
Studio: Via del Pignone 12/r Firenze 50100
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http://it.youtube.com/watch?v=LnsVPkjnj7g

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CRISTINA PAPI
Laureata in Lettere Moderne indirizzo Musica e Spettacolo parallelamente diplomandosi in Pianoforte principale presso il Conservatorio di Firenze sotto la guida del M° G. Cardini e Didattica della Musica. Ha completato la formazione a Parigi e Edimburgo studiando teatro e cinema per vari anni. Alla attività di performer alterna quella di musicista contemporanea e di docente di strumento. Attualmente studia composizione sperimentale. Ha partecipato come performer alla rassegna Paesaggi Sonori nel 2001 incidendo un cd di improvvisazioni vocali e strumentali. Presso Le Giubbe Rosse a Firenze si è esibita in una performance con la compagnia teatrale Chille della Baldanza con cui ha collaborato anche nello spettacolo Kamikaze l’11 Settembre 2002. Ha presentato nel 2003 un’installazione-performance ‘365 Passi’ presso lo Studio-Gallery di Paolo Nitto a Noto (SR). Nel Febbraio del 2004 realizza la performance-musicale ‘La vie en rose’ interpretazione sonora, letture e dialoghi poetici recitati da Ugo Giulio Lurini (LIIT). Partecipa con un’installazione sonora ‘Je me souviens’ come artista selezionata all’evento d’arte contemporanea Fucine Tillanza 2004 di Pistoia. Per la settimana della Pace ad Arezzo presso lo scuola internazionale sempre nel 2004 presente ‘Memoire: aller et retour’, installazione musicale per voci, strumenti e treno. Artista selezionata dall’Archivio Giovani Artisti di Firenze per Networking 2005 ‘My home una casa in città’ presenta il video ‘Luminitza’. Partecipa alla performance musicale per l’installazione musicale di Andrea Ferrara–Di Cocco ‘Cowtude’ 2004 a Certaldo e Firenze nel 2005 presso LABA. Nell’estate del 2004 è invitata dal Fondo Giovani Artisti di Firenze a presentare l’installazione musicale-performance ‘Satin’ a Scandicci Eventi Estate. Sempre nel 2004 è presente al Festival delle Performance di Pescara con la performance ‘Anelito’ di e con Federica Casarosa. Alla prima mostra personale presso la galleria Vera Pietra Serena Firenze presenta nel 2005 una performance e video-installazione ‘La calle de la Mariposa’. Nel 2005 partecipa inoltre a Tracce Fuori Centro, Livorno con la performance ‘Afferra Sospesa la tua Leggerezza’ e al Di Cocco Festival con ‘La Stanza delle Farfalle’. Nel 2006 è selezionata a CreArt Crespina, Pisa per la realizzazione e progettazione di una performance e installazione fotografica nella città. Nel 2007 presenta in prima nazionale con Andrea Ferrara la Living Score Performance ‘Ofelie’ presso il Teatro Studio di Scandicci. Selezionata dal Festival delle Performance di Milano presso l’Auditorium De André di Osnago nel 2010 è presente con ‘L’inesauribile lavacro della vita. Oscillazione di Specchio senza macchia’. Nel 2010 presenta alla collettiva Alchimia presso L’Architectural Workshop di Firenze Fileni-Lattanzi di Firenze le tre opere I Lari, Noli me tangere I e ALchiMY. Nel marzo 2013 progetta per la Galleria Bruno Lisi di Roma la mostra personale ‘Memento’.
Si è esibita come attrice e musicista con vari artisti e compagnie teatrali: l’Argot, la LUT, Bedlam Theatre , LIIT, A. Ferrara, A. Rinaldi
V.Ventimiglia. Vive e lavora tra Firenze Palermo e Parigi.

LA MEMORIA DISTURBATA: RICORDARE PER ESSERE
I temi sono riflessioni sulla Memoria quale parte di un mondo interiore inesplorato, l’origine e il percorso del pensiero razionale intrecciato indissolubilmente con la sfera emotiva e passionale. L’uomo fra cielo e terra, tra emozioni e vissuto, la famiglia come punto di partenza, prima stazione di un lungo viaggio, luogo del non ritorno. Le ossessioni evidenti o represse, le paure e la ricerca dell’equilibrio. Il peso del ricordo su oggetti, parole e luoghi; la possibilità di entrare in empatia utilizzando suoni, foto, senza avere presunzione di spiegare o descrivere l’inafferrabile. La musica, la parola
percepiti come vibrazione, parte integrante della natura e del cosmo. Le opere sono un invito a scoprire inaspettatamente qualcosa di cui lo spettatore non ha più memoria che tuttavia gli appartiene.